Un modulo abitativo energeticamente autosufficiente per i climi estremi


A meno di non risiedere nella steppa mongola o kazaka, è difficile che una abitazione sperimenti temperature fra -20 e +40 °C, così da testare in situazioni estreme le migliori tecniche di isolamento e produzione energetica sostenibile, come quelle usate nelle case che non richiedono sostanziali apporti di energia dalle reti, le “passive house”. Ma se gli estremi meteo non vanno alla passive house, la passive house può andare agli estremi meteo.
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