Il carbone in Ue? Un “morto vivente” nutrito a soldi pubblici

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Il carbone in Ue? Un “morto vivente” nutrito a soldi pubblici

11 Dicembre 2017 news 0
Redazione QualEnergia.it

Secondo un nuovo studio di Carbon Tracker, da qui al 2030 quasi tutti gli impianti fossili “sporchi” non saranno più in grado di generare profitti. Tuttavia, ancora oggi l’Europa continua a finanziare le centrali più obsolete e inefficienti, anche a causa delle storture del mercato ETS.

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La maggior parte delle centrali a carbone avrà i conti in rosso entro pochi anni, se già non lo sono, con il rischio di far perdere svariati miliardi di euro alle utility di diversi paesi: un nuovo rapporto del think-tank finanziario indipendente Carbon Tracker, Lignite of the living dead (allegato in basso), torna a indagare gli impatti della fonte fossile “sporca” nel mix europeo di generazione elettrica.

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