Ci servono veramente più gas e infrastrutture per l’import? Una diatriba europea
Alessandro Codegoni
Il consumo di gas metano in Europa è crollato dopo il picco del 2010. Alcuni governi e analisti ritengono invece necessario spingere su import, produzione domestica e infrastrutture. Altri, all’opposto, spiegano che l’attuale capacità sarà più che in grado di soddisfare i fabbisogni in ogni scenario che si potrà presentare da qui al 2050.
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Eni e governanti italiani ci ripetono continuamente che il “verde” metano, il cugino meno cattivo del carbone e del petrolio, andrà usato sempre di più in Italia e in Europa, come mezzo obbligato di transizione fra un’economia basata su un alto consumo di carbonio fossile e una a zero emissioni di CO2.
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