Auto elettrica, quanto può convenire rispetto a una a benzina?
Quanto può convenire, dal punto di vista economico, acquistare un’auto elettrica rispetto a un modello tradizionale a benzina o gasolio?
La risposta si fa molto complessa perché bisogna considerare una serie di elementi, non solo il prezzo d’acquisto iniziale con l’eventuale presenza di incentivi statali o regionali, ma anche i costi legati all’utilizzo del veicolo (bollo, assicurazione, carburante, manutenzione) e la possibilità di sfruttare altri vantaggi, come l’accesso gratuito alle zone a traffico limitato e ai parcheggi.
Così l’analisi sul “costo totale di possesso” (TCO: Total Cost of Ownership) di un’auto elettrica, è uno dei punti più interessanti dello Smart Mobility Report che l’Energy & Strategy Group del Politecnico milanese presenterà al convegno That’s Mobility a Milano, il 25-26 settembre.
Una prima considerazione che emerge dalla sintesi del rapporto, che QualEnergia.it ha sfogliato in anteprima, è il quadro molto frammentario a livello regionale, per quanto riguarda la diffusione di incentivi locali per chi sceglie di comprare un veicolo a batteria.
Incentivi che sono presenti soprattutto al Nord; per quanto riguarda il bollo sulle auto elettriche, invece, tutte le Regioni prevedono l’esenzione dal pagamento della tassa di circolazione per cinque anni, e il Piemonte addirittura prevede un’esenzione permanente.
Parcheggi gratuiti nelle città e accesso alle Ztl sono altri due aspetti che variano moltissimo tra regioni differenti, evidenziano gli autori del rapporto, tanto che “l’appeal economico” di un veicolo a batteria può cambiare in modo rilevante secondo il luogo in cui si vive e secondo l’uso prevalente che si fa dell’auto.
L’Energy & Strategy Group ha stimato che nello scenario più “favorevole” alla mobilità elettrica, scenario che include un incentivo regionale all’acquisto di 3.500 euro cumulabile con il bonus nazionale più la presenza di incentivi rivolti all’utilizzo del veicolo (esenzione dal bollo, circolazione gratuita nei centri cittadini e così via), l’auto a batteria, in un’ottica di costo complessivo di possesso, impiega circa due anni per “pareggiare” il costo di un modello analogo con motore a benzina.
E se l’incentivo regionale sale a 6.000 euro, come nella provincia di Trento, spiegano gli autori del rapporto, può bastare un unico anno per andare in pari con un veicolo tradizionale.
Se invece l’acquirente di un’auto elettrica può sfruttare soltanto l’incentivo statale, la parità di costo tra elettrico e benzina si raggiunge in circa cinque anni, con un risparmio cumulativo che in dieci anni può arrivare a 7.000 euro a vantaggio dell’automobilista che guida un modello a zero emissioni.
Ricordiamo che il bonus nazionale si spinge al massimo a 6.000 euro per chi compra un veicolo con emissioni medie di CO2 tra 0-20 grammi/km e rottama al contempo un vecchio modello di classe Euro 1,2,3,4 (vedi qui).
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