“Almeno il 55%”, una proposta di legge d’iniziativa popolare per il clima

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“Almeno il 55%”, una proposta di legge d’iniziativa popolare per il clima

29 Ottobre 2019 Articoli emissioni obiettivi 2030 0

Oggi, 29 ottobre, è stata presentata alla Sala stampa della Camera la proposta di legge d’iniziativa popolare: “ALMENO IL 55%”, che intende far assumere al Governo italiano l’obiettivo del 55% di riduzione dei gas serra entro il 2030, come proposto per tutta la UE dalla neo-presidentessa Ursula von der Leyen (vedi anche QualEnergia.it).

Massimo Scalia, primo firmatario della PdL, ne ha sottolineato i punti fondamentali per poi riassumerli nella nota stampa che riportiamo:

1. Costituzione di un fondo apposito per il conseguimento dell’obiettivo, da inserire nella legge di bilancio;

2. Azioni internazionali del Governo italiano per una “moratoria” mondiale dei combustibili fossili;

3. Provvedimenti del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e del Ministero dell’Ambiente per l’educazione all’ambiente e alla sostenibilità;

4. Riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (SAD), che ancora vengono erogati dal Governo a favore dei combustibili fossili per circa 16 miliardi di euro all’anno, in misura adeguata a coprire anno per anno il “fondo per il contrasto ai cambiamenti climatici”, fino al 2030.

Durante la presentazione, Aurelio Angelini, della CNI-Unesco, ha illustrato l’esigenza, rappresentata nell’art. 3 della PdL, di finanziare progetti scolastici che informino sul tema del cambiamento climatico in tutti i suoi aspetti – scientifici, economici e socioculturali – e le possibili strategie per la “mitigazione” e l’adattamento; come anche, finanziare ricerche transdisciplinari eseguite dalle Università italiane, dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, dagli Istituti pubblici e dagli Enti di ricerca preposti.

Gianluca Senatore, dell’ Università di Roma La Sapienza, ha appoggiato l’idea contenuta nella PdL di rivedere gli attuali settori scientifici disciplinari e relativi settori concorsuali, per consentire il riconoscimento di campi di ricerca transdisciplinari sul modello, consolidato a livello internazionale delle ‘environmental humanities’ e delle ‘sustainability sciences’.

Roberta Cafarotti, di Earthday, ha annunciato che le grandi mobilitazioni del mondo scolastico – docenti e alunni – che Earthday organizza efficacemente e con grande partecipazione su tutti i temi ambientali avranno il leit-motivAlmeno il 55%”. Sulla stessa linea d’onda, Pasquale Stigliani, di “ScanZiamo le scorie”, che, nell’evocare la vastissima mobilitazione popolare della Basilicata nel 2003 contro la volontà del Governo di seppellire le scorie nucleari a Scanzano, per decreto, ha citato Greta Thunberg e la necessità “se non ora, quando?” dell’azione di tutti i cittadini.

Nelle prossime settimane – spiega la nota – la PdL verrà depositata presso la cancelleria della Cassazione e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale aprirà la campagna per la raccolta delle firme: “la raccolta delle firme sarà un’occasione di informazione e mobilitazione dei cittadini sul tema dei cambiamenti climatici, delle loro drammatiche conseguenze e di quel che dobbiamo pretendere dai Governi per fronteggiare al massimo questa minaccia. Spero che anche grandi associazioni e le stesse organizzazioni sindacali vogliano darci una mano sostanziosa in questa sfida tanto impegnativa quanto necessaria”.

Di seguito la proposta di legge nella versione diffusa nel mese di settembre.

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