Energia: Ener,Haiti un pannello fotovoltaico per ogni agricoltore

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Energia: Ener,Haiti un pannello fotovoltaico per ogni agricoltore

15 Luglio 2014 news 0

(AGI) – Roma, 15 lug. – Al via un nuovo progetto di Ener per aiutare le popolazioni di Haiti colpite dal terremoto nel gennaio 2010. A distanza di quattro anni e mezzo, infatti, migliaia di famiglie vivono ancora nelle tende o nelle tre grandi nuove baraccopoli, note come Canaan, Onaville e Jerusalem. Ener, l’Ente Nazionale Energie Rinnovabili, si e’ proposto come partner governativo per lanciare la campagna “Un pannello fotovoltaico per ogni agricoltore”. Questo progetto liberera’ dai bisogni energetici la popolazione piu’ povera dell’isola ed Ener interagira’ con le istituzioni mondiali ed in particolare con la World Bank. Marcello Trento, presidente dell’Ente Nazionale Energie Rinnovabili, e’ stato ufficialmente invitato ad incontrare il Presidente della Repubblica di Haiti entro il 2014, per dare avvio al progetto. Gli accordi sono stati fissati grazie ad una corrispondenza con Emmanuel Charles, dell’ambasciata di Haiti in Italia.
“Quattro anni dopo il terremoto – spiega, il presidente di Ener – il governo sta affrontando in modo significativo le sfide esistenti, rispondendo alle grandi esigenze di ricostruzione in un paese che era gia’ il piu’ povero dell’emisfero occidentale. Nonostante l’enormita’ del compito, molto e’ stato fatto dagli haitiani e dal governo, in partnership con organizzazioni della societa’ civile, il settore privato e la comunita’ internazionale. Tuttavia, molto resta ancora da fare per ridurre la poverta’ e migliorare la vita degli haitiani. E soprattutto – aggiunge Marcello Trento – non bisogna perdere altro tempo prezioso”.
Secondo le piu’ recenti stime, infatti, sono circa 150 mila i terremotati che vivono ancora in 300 campi, mentre altri 50 mila si trovano nelle nuove baraccopoli. Meta’ dei campi non dispone di servizi sanitari e solo nell’8% arriva l’acqua. I residenti di oltre 100 campi sono inoltre in pericolo imminente di essere sfrattati. E il problema potrebbe peggiorare: “Tra oggi e il 2020 – conclude il presidente di Ener – Haiti ha bisogno di costruire migliaia di nuove case e soprattutto di garantire alla popolazione l’utilizzo di fonti energetiche”. (AGI) Red

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