Energia: Cofely, Dister e Fusine nel Comitato biomasse solide

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Energia: Cofely, Dister e Fusine nel Comitato biomasse solide

6 Agosto 2015 news 0

(AGI) – Roma, 6 ago. – Tre nuovi operatori entrano nel Comitato energia da biomasse solide (EBS): Cofely, marchio del Gruppo ENGIE (gia’ GDF Suez), Dister Energia e Fusine Energia, societa’ controllata dal Gruppo Holcim Italia. Cofely, leader nei servizi di efficienza energetica, possiede attualmente tre impianti alimentati a biomassa vegetale, uno in provincia di Bergamo e due in provincia di Brescia, per un totale di 38,2 MW di potenza elettrica e termica complessivamente installata. Dister Energia, invece, gestisce a Faenza, in provincia di Ravenna, una centrale per la produzione di energia termoelettrica a biomasse vegetali solide e liquide, per una potenza complessiva di oltre 30 MW installati, e un impianto di depurazione per reflui agroalimentari. Infine, Fusine Energia Srl ha realizzato la centrale a biomassa legnosa nel comune di Fusine, in provincia di Sondrio, di potenza pari a circa 5MW. Sale cosi’ a 18 il numero di produttori di energia elettrica da biomasse solide iscritti al Comitato che, con oltre 23 impianti alimentati da piu’ di 3,5 milioni di tonnellate annue di biomasse e i suoi oltre 4 mila addetti (diretti e indiretti), rappresenta quasi il 60 % dell’energia elettrica prodotta in Italia attraverso questa fonte rinnovabile.
L’ulteriore ingresso di tre operatori primari conferma la validita’ delle istanze rappresentate dal Comitato, nato con l’obiettivo di tutelare il settore, messo a rischio dal cambio del regime tariffario che andra’ a soppiantare i Certificati Verdi e che, per effetto del mancato adeguamento delle tariffe incentivanti agli attuali prezzi dell’energia, comportera’ la crisi del settore, della sua filiera e dell’indotto, ma soprattutto la perdita dei benefici che il comparto apporta al sistema economico e sociale italiano. In particolare, gli impianti di Cofely utilizzano circa 170.000 tonnellate di materiale da combustione, proveniente dai territori circostanti, secondo il modello della filiera corta, per produrre 100 milioni di kWh di energia elettrica. Il quantitativo di elettricita’ prodotto e’ in grado di soddisfare il fabbisogno annuo di piu’ di 30.000 famiglie. (AGI) Red/Ccc

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